Gli acari - Gli acari sono microrganismi invisibili a occhio nudo, in quanto generalmente sono lunghi da 200 a 400 µm. Le due specie di acari più diffuse al mondo (coprono circa il
90% della popolazione) sono il
Dermatophagoides pteronyssinus e il
Dermatophagoides farinae. Il primo fu scoperto nel 1897, mentre il secondo solo nel 1961. Sono entrambi
diffusi in tutto il mondo e nelle nostre case vivono frequentemente nella polvere. I luoghi più comuni dove possono insediarsi sono quindi il materasso, le coperte, le tende, i tappeti, i cuscini, i
peluche e le librerie a giorno dove i libri sono lasciati esposti all'aria. Alcuni altri tipi di acari sono inoltre presenti nelle farine e nelle muffe e anche negli insaccati, quindi si trovano nei
luoghi deputati alla conservazione di cereali e prosciutti.
Gli acari si cibano di piccoli frammenti di pelle umana, della forfora, di funghi e muffe, alcuni tipi di batteri, microscopici frammenti di insetti. Combatterli quindi togliendo loro il cibo è
praticamente impossibile, occorrerebbe sterilizzare la casa!
Come si riproducono - Negli acari c'è distinzione di sesso, e le femmine depongono da 80 a 120 uova nel corso della loro vita (nei due tipi di acari più diffusi citati
precedentemente). Il ciclo uovo-acaro adulto dura circa 30 giorni, periodo trascorso il quale una colonia si è quindi completamente rinnovata. La vita media di una femmina è circa 70 giorni. Ciò
significa che, qualunque sia trattamento volto a uccidere gli acari, se non è efficace al 100%, dopo poco più di un mese la situazione ritorna come prima.
Perché generano allergie - Gli acari della polvere sono conosciuti come fonte di problemi di allergia fin dagli anni settanta. Le irritazioni alla pelle, alle vie respiratorie e agli
occhi sono generate dal contatto invisibile con gli enzimi digestivi, gli escrementi, le secrezioni ghiandolari durante la muta e l'accoppiamento e le uova di questi animali. In particolare, negli
escrementi e sul corpo del
Dermatophagoides pteronyssinus e del
Dermatophagoides farinae sono stati individuate da 7 a 10 proteine che sono state riconosciute come allergeni (cioè
fonti possibili di sensibilizzazione a soggetti predisposti). Da notare che non è detto che tutti gli individui siano allergici agli acari, anche se l'eliminazione di tali animali può essere una
strategia quando la fonte dell'allergene non è conosciuta, in presenza di fenomeni come
riniti o
dermatiti di cui non si comprendono le cause.
Come eliminarli? - Le strategie anti-acaro sensate sono quelle che fanno venire meno le condizioni di sopravvivenza. Gli acari vivono bene a una temperatura di 25 °C con 75% di
umidità relativa. Tuttavia se la temperatura scende sotto i 16 °C il loro ciclo vitale si riduce a 34 giorni. Agire sulla temperatura non è sensato perché gli acari sopravvivono, anche se a fatica,
pure intorno a 0 °C. Si deve invece intervenire sull'umidità, perché se questa scende sotto i 50-55 %, allora l'acaro muore. Siccome si tratta di una percentuale di umidità relativa abbastanza vicina
a quella ottimale per l'uomo (55%-60%), la strategia migliore sembra essere l'utilizzo di condizionatori (d'estate) e deumidificatori (d'inverno), impostando il valore di umidità a 50%. Dal
momento che il loro habitat è principalmente la camera da letto, si può pensare di limitare il condizionamento e la deumidificazione a questo locale. Nelle altre stanze, è sufficiente eliminare
tessuti di tende e drappeggi, tappeti, cuscini e conservare i libri al chiuso, al riparo della polvere.
Altre strategie poco significative - I consigli di lavare costantemente tutti i tessuti della casa, oltre a costituire un aggravio notevole all'economia domestica, è anche una
strategia destinata al fallimento, perché se le condizioni di temperatura-umidità sono favorevoli a questi animali, le femmine sono in grado di deporre anche 3 uova al giorno, alimentando il ciclo
vitale continuamente. Anche alcune sostanze utilizzate per uccidere gli acari (acaricidi) sono di dubbia efficacia. Più sensato invece è riconsiderare l'arredamento e sostituire le tende di tessuto
con altro materiale (bambù, plastica, legno...), eliminare i tappeti, e sostituire materassi e coperte di lana con quelli in lattice e altri materiali sintetici, meno recettori della polvere. Questi
ultimi espedienti, assieme alla riduzione dell'umidità (che rimane la soluzione principale) sono sufficienti a debellare le colonie di acari nella nostra casa.
Infine una considerazione che vuol fare riflettere: su alcuni siti di allergologia e su molti servizi su rivista si trovano, tra i consigli antiacaro, anche quelli di allontanare cani e gatti dalla
camera da letto o da tutti i locali (sul un sito abbiamo trovato anche il consiglio di
eliminare (sic!) gli animali domestici dalla casa): è incredibile quanto la paura di contrarre malattie
o fastidi motivi gli umani a compiere scelte così drastiche tutto sommato inutili. Non siate
paurosi, compratevi un condizionatore o un deumidificatore, eliminate
tende e tappeti e dormite felici con il vostro cane!